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Incentivi a fondo perduto per le imprese lucane: i MINI P.I.A.

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Incentivi a fondo perduto per le imprese lucane: i MINI P.I.A.

Piani di Sviluppo Industriale attraverso Pacchetti Integrati Agevolativi (MINI P.I.A.)

FESR FSE+ Basilicata 2021-2027

 

Estremi normativi e dotazione finanziaria

La Regione Basilicata con Determina Dirigenziale n. 773 del 20/05/2024 ha pubblicato l’Avviso Pubblico “Piani di Sviluppo Industriale attraverso Mini P.I.A.” con una dotazione finanziaria di 21 milioni di euro.

 

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di partecipazione le micro, piccole e medie imprese con sede operativa ubicata o da ubicare in Basilicata e che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite, iscritte alla C.C.I.A.A. territorialmente competente ed attive;
  • essere in regola con la disciplina antiriciclaggio;
  • non essere impresa in difficoltà;
  • non essere stati oggetto nei precedenti 3 anni di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche, per carenza dei requisiti essenziali o per irregolarità della documentazione prodotta per cause imputabili all’impresa e non sanabili.

 

Alla data di presentazione della domanda non occorre avere già una sede operativa oggetto dell’intervento sul territorio della Regione Basilicata ma la dimostrazione della disponibilità della sede sul territorio lucano è necessaria prima del rilascio del provvedimento di concessione del contributo.

 

Prima dell’adozione del provvedimento di concessione sarà verificata anche la regolarità del DURC e le verifiche antimafia.

 

Settori ammissibili

I settori ammissibili sono contenuti nell’Allegato 25 dell’Avviso Pubblico. Sono ammessi pressoché quasi tutti i settori di attività con l’eccezione di quelli esclusi dalle normative unionali tra cui:

  • pesca, acquacoltura, silvicoltura;
  • produzione primaria di prodotti agricoli;
  • settore siderurgico, della lignite e del carbone;
  • settori dei trasporti e relative infrastrutture;
  • attività di sviluppo immobiliare;
  • attività di smaltimento dei rifiuti in discariche;
  • attività che mirano ad aumentare la capacità degli impianti di trattamento dei rifiuti, eccetto gli investimenti in tecnologie per il recupero dei materiali dai rifiuti residui ai fini dell’economia circolare;
  • investimenti in inceneritori per il trattamento dei rifiuti.

 

L’Avviso Pubblico inoltre specifica:

  • il codice ateco 38.32 “Recupero e cernita di materiali” è da intendersi riferito agli impianti che effettuano tutte le vere operazioni di recupero con esclusione dei termovalorizzatori e degli stoccaggi e ricondizionamenti (operazioni di cui all’allegato C alla parte IV del d.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. con esclusione delle operazioni R1, R12, R13), finalizzati alla trasformazione di rifiuti metallici e non metallici, rottami ed altri rifiuti, in materie prime secondarie (end of waste), comprendendo di solito un processo di trasformazione meccanica e/o chimica;
  • il codice ateco 20.59.90 “Fabbricazione di altri prodotti chimici n.c.a.”, è da intendersi ammissibile per gli investimenti riguardanti la produzione e lo stoccaggio di biocarburanti, bioliquidi e i combustibili liquidi da biomassa solo se ottenuti con il ricorso a scarti di produzione o a sottoprodotti o a rifiuti di origine biologica.

 

Cosa sono i Piani di Sviluppo Industriale

I Piani di Sviluppo Industriale sono dei progetti di investimento strategici finalizzati a:

  • sostenere i processi di crescita e innovazione del sistema delle PMI;
  • favorire la creazione e l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali;
  • rafforzare i sistemi produttivi esistenti ed in via di formazione migliorando il livello di competitività delle singole imprese attraverso l’adozione di innovazioni tecnologiche ed organizzative, la sostenibilità dei prodotti e dei procedimenti aziendali attraverso il rafforzamento delle competenze e la qualificazione e formazione del capitale umano;
  • accrescere la propensione ad innovare delle imprese regionali attraverso il potenziamento delle attività di innovazione e di trasferimento tecnologico nei settori di potenziale interesse per il sistema produttivo regionale;
  • accrescere la propensione a innovare del sistema delle imprese regionali attraverso l’individuazione di nuovi prodotti, la riqualificazione dei processi produttivi, il miglioramento della compatibilità ambientale e l’aumento della competitività;
  • sostenere lo sviluppo delle imprese e di processi produttivi finalizzati ad introdurre soluzioni tecnologiche e organizzative per il risparmio energetico e la transizione ecologica nel rispetto degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con specifico riferimento al goal 8: Lavoro dignitoso e crescita economica e al goal 9: Imprese innovazione e infrastrutture;
  • sviluppare le necessarie competenze per favorire il processo di adeguamento del sistema produttivo lucano alle politiche europee in materia transizione verde e sostenibilità

 

Come sono articolati i Piani di Sviluppo Industriale

Ogni Piani di Sviluppo Industriale può essere articolato in diversi progetti specifici:

  1. Progetto degli Investimenti Produttivi per lo sviluppo e la salvaguardia dei livelli occupazionali (A);
  2. Progetto per l’acquisizione dei Servizi Innovativi e di Trasformazione Tecnologica (B);
  3. Progetto di Formazione Avanzata per la qualificazione delle competenze (C).

 

Attraverso un unico Progetto di Sviluppo Industriale si potranno quindi candidare più progetti specifici ma occorre prevedere obbligatoriamente il Progetto degli Investimenti Produttivi, il cui importo di investimento candidato non deve essere inferiore al 50% dell’importo complessivo del Piano di Sviluppo Industriale presentato.

 

In altre parole, è possibile presentare un Piano di Sviluppo Industriale formato da:

  • solo Progetto degli Investimenti Produttivi (A);

oppure

  • più progetti specifici (B e/o C) purché sia contemplato il progetto specifico A.

 

Il contributo massimo concedibile del Piano di Sviluppo Industriale non può superare l’importo di euro 1.500.000,00, fatti salvi i seguenti contributi massimi concedibili previsti per i singoli progetti specifici:

– euro 150.000,00 per il Progetto Integrato dei Servizi Innovativi e di Trasferimento Tecnologico (B);

– euro 70.000,00 per il Progetto di Formazione Avanzata (C).

 

Progetto Specifico: Investimenti Produttivi (A)

Importo minimo

Tale progetto specifico deve avere un importo minimo di:

  • 600.000 € per le nuove iniziative;
  • 250.000 € per gli investimenti di ampliamento, diversificazione, acquisizione di attivi direttamente connessi con uno stabilimento, riattivazione e trasferimento di impianti esistenti.

 

Finalità del progetto specifico

Tale progetto specifico deve essere finalizzato:

  • alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
  • all’estensione (ampliamento) di un’unità produttiva esistente;
  • alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti o servizi non fabbricati o forniti precedentemente in detto stabilimento;
  • alla diversificazione della produzione di una sede produttiva con il cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di un nuovo processo produttivo o l’apporto di un notevole miglioramento al processo produttivo esistente, in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro;
  • all’acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento che sia stato chiuso o sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione e sia stato acquistato a condizioni di mercato da un investitore che non ha relazioni con il venditore. In tal caso dovrà essere garantito, nell’attività acquisita, almeno il 60% dei livelli occupazionali già preesistenti. Non è ammessa la semplice acquisizione di quota di un’impresa;
  • alla riattivazione;
  • al trasferimento di impianti esistenti.

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese riguardanti l’acquisizione di:

  • progettazioni ingegneristiche, direzione lavori, V.I.A., oneri per concessioni edilizie e collaudi;
  • acquisto suolo aziendale previa presentazione di una perizia giurata di parte, sue sistemazioni ed indagini geognostiche;
  • acquisto opificio/immobile/fabbricati previa presentazione di una perizia giurata di parte;
  • opere murarie e assimilate relative all’opificio, immobili e fabbricati (scavi, rinterri, fondazioni, opere edili per la realizzazione di nuovi edifici e per la ristrutturazione di edifici esistenti, pavimenti e rivestimenti, opere di falegnameria/in ferro/in vetro, opere in cartongesso, infissi e serramenti esterni ed interni, sanitari, pareti attrezzate divisorie, impianti specifici, corpi illuminanti fissi;
  • impianti generali: elettrici e di illuminazione, fotovoltaici, cogenerazione e tri-generazione, riscaldamento, ventilazione, condizionamento, idrico, igienico-sanitario, fognario, telefonico, internet, domotica, videosorveglianza, anti-incendio, anti fulmine, elevazione;
  • opere murarie e assimilate relative a strade, piazzali e recinzioni: sistemazione verde, recinzioni, barre e accessi, allacciamenti, tettoie, cabine metano, pozzi idrici;
  • opere murarie varie: cabine elettriche, basamenti, tensostrutture e strutture retrattili, vasche antincendio, realizzazione di piscine, saune, vasche idromassaggio ecc.;
  • impianti specifici legati alle tipiche attività produttive dell’azienda: celle frigorifere, silos, magazzino automatizzato ecc. ecc.;
  • macchinari e attrezzature;
  • mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione;
  • programmi informatici;
  • consulenze finalizzate alla redazione del business plan e relative consulenze tecniche (legali, perizie tecniche e finanziarie);
  • partecipazione a fiere e saloni.

 

I macchinari, gli impianti e le attrezzature possono essere acquistati anche tramite leasing finanziario purché si preveda l’obbligo di riscatto.

ATTENZIONE: le consulenze, le opere murarie e l’acquisto di immobili sono soggetti a limiti percentuali di ammissibilità che variano in base alla composizione dello specifico progetto di investimento.

 

Agevolazione

L’intensità massima di aiuto è pari al 50% per le micro e piccole imprese e del 40% per le medie imprese.

Per gli impianti da fonti rinnovabili, il contributo non potrà eccedere l’importo di 150.000 euro.

Modalità di erogazione del contributo

Il contributo potrà essere erogato sulla base di stati di avanzamento lavori (S.A.L.) in misura non superiore a 4 di cui 1 a saldo per un importo non inferiore al 10% del programma di investimento ammesso ad agevolazione.

La prima erogazione può essere disposta a titolo di anticipazione pari al 40% del contributo totale spettante, previa presentazione di polizza assicurativa o fidejussione bancaria.

In ogni caso, l’erogazione del SALDO sarà preceduta da un sopralluogo e dalla verifica dell’adempimento degli obblighi occupazionali.

Tempistiche di realizzazione

Il progetto di investimento produttivo deve concludersi entro il termine massimo di 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione.

Compartecipazione privata

L’impresa beneficiaria deve:

  • dimostrare almeno la quota dei costi ammessi ad agevolazione non coperta dal contributo pubblico;
  • apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili in una forma priva di qualsiasi altro sostegno pubblico (cioè interamente a carico del beneficiario come disponibilità proprie o finanziamento bancario senza alcuna forma di aiuto o garanzia pubblica)

L’eventuale finanziamento bancario ordinario che costituisce mezzo di copertura finanziaria degli investimenti ammissibili (al netto delle somme che costituiscono il 25% dei costi ammissibili privi di sostegno pubblico), può essere supportato da garanzie pubbliche.

Le garanzie pubbliche, comunque, potranno riguardare un importo massimo assistito non superiore al 75% del finanziamento bancario ordinario.

 

Obblighi in merito all’occupazione

Le nuove iniziative candidate devono prevedere obbligatoriamente un incremento occupazionale tarato in base all’importo dell’investimento ma in ogni caso non inferiore alle 2 ULA.

L’occupazione prevista nel piano di sviluppo intesa come

  • occupazione presente nei 12 mesi antecedenti la presentazione della istanza (mantenimento);
  • incremento occupazionale previsto (obbligatorio + premiale)

deve essere raggiunta entro il termine massimo del 31 dicembre dell’anno a regime e mantenuta per i successivi 36 mesi.

Nel caso di solo mantenimento dei livelli occupazionali, l’impresa dovrà dimostrare il mantenimento delle ULA, così come dichiarate nell’istanza di candidatura, per un periodo di 36 mesi a decorrere dalla data di ultimazione dell’investimento (ultimo titolo di spesa).

Lo scostamento dell’obbligo occupazionale, solo nel caso in cui nel piano occupazionale definito nel Piano degli Investimenti Produttivi ammesso ad agevolazione sia previsto l’incremento occupazionale premiale, fermo restando la riduzione proporzionale del contributo concesso, non deve essere superiore al 20% di quello previsto, pena la revoca totale delle agevolazioni.

 

Progetto Specifico: Servizi Innovativi e di Trasferimento Tecnologico (B)

Finalità

Il progetto dei Servizi Innovativi e di Trasferimento Tecnologico è finalizzato a sostenere lo sviluppo della capacità innovativa delle PMI grazie al trasferimento della conoscenza delle innovazioni e l’introduzione di innovazioni di processo, prodotto ed organizzative.

Tale progetto specifico è costituito da uno o più servizi coerenti tra loro e devono essere definiti sulla base di una autodiagnosi aziendale che tenga conto dei punti di forza e di debolezza, dei vincoli e delle opportunità. Attraverso questa autodiagnosi si devono individuare le criticità che si intendono affrontare, i servizi esterni da acquisire per affrontare tali criticità, ed i risultati che si vogliono conseguire.

Spese ammissibili

In particolare, i progetti di Servizi Innovativi e di Trasferimento tecnologico dovranno evidenziare una chiara coerenza con la Strategia Regionale per l’Innovazione e la Specializzazione Intelligente 2021-2027 della Regione Basilicata, pena l’inammissibilità degli stessi, e sono finalizzati:

  • ad accompagnare e sostenere la crescita dell’impresa (es. studi di fattibilità finalizzati ad aiutare le imprese a mettere a fuoco la propria posizione competitiva, tecnologica, organizzativa, gestionale e sociale, con una valutazione del proprio potenziale);
  • a supportare l’innovazione organizzativa e alla conseguente introduzione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) (es. i servizi orientati a supportare le imprese nell’adozione di nuove procedure gestionali e nel cambiamento delle strutture organizzative, con particolare attenzione alla cooperazione produttiva e commerciale);
  • a supportare l’innovazione commerciale (es. i servizi orientati a supportare le innovazioni nella sfera commerciale delle imprese per il presidio strategico dei mercati, soprattutto extraregionali);
  • a supportare la creazione di nuove imprese e nuove imprese innovative (es. servizi volti a sostenere le nuove imprese e le nuove imprese innovative, particolarmente vulnerabili nella fase di start-up dell’innovazione sotto il profilo di mercato, organizzativo e finanziario);
  • a supportare la ricerca contrattuale, la digitalizzazione delle imprese (es. i processi di trasformazione digitale dell’impresa, in sinergia con Transizione 4.0, già Piano Nazionale Impresa 4.0, e con le altre azioni a sostegno delle iniziative di tipo Impresa 4.0);
  • a supportare la sostenibilità delle imprese nell’ottica di Agenda 2030 (es. percorsi di autovalutazione, sviluppo ed implementazione di buone pratiche che possano migliorare concretamente l’approccio allo sviluppo delle proprie attività e servizi nell’ottica della sostenibilità, rendendo più efficiente la propria organizzazione, riducendo i consumi e contenendo gli impatti sociali, ambientali, mettendo al centro le persone e sviluppando approcci che sempre di più coinvolgano nel percorso dell’attività dell’organizzazione tutti gli stakeholders – Transizione 5.0);
  • a supportare le imprese che intendono proporsi o rafforzare la propria presenza sui mercati internazionali.

 

Fornitori autorizzati

Tali servizi devono essere forniti:

  • da organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze;
  • dai distretti tecnologici riconosciuti dal MUR;
  • dai centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0 ai sensi del decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 dicembre 2017 e s.m.i.;
  • dai centri di competenza ad alta specializzazione ai sensi del decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 29 gennaio 2018;
  • dai manager e specialisti dell’innovazione certificati ai sensi della Norma UNI 11814;
  • dagli incubatori certificati di start-up innovative, iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese, ai sensi del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 22 dicembre 2016 recante la revisione del decreto 22 febbraio 2013 relativo ai requisiti per l’identificazione degli incubatori certificati di start up innovative, ai sensi dell’art. 25 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179»;
  • dai Digital Innovation Hub (DIH) così come riconosciuti dalla Commissione europea e dal Mimit con l’obiettivo di accompagnare e supportare le imprese nella trasformazione digitale;
  • centri servizi, consorzi tra imprese, società e studi, liberi professionisti con comprovata competenza come richiesto dall’avviso.

 

Agevolazioni

L’intensità massima di aiuto è pari al 50% delle spese ammissibili ed il contributo non potrà superare l’importo di 150.000 €.

L’ammissibilità del costo di ogni servizio varia in base alla tipologia ed in base alla classe di fatturato dell’impresa richiedente.

Modalità di erogazione del contributo

L’erogazione del contributo per il progetto dei Servizi Innovativi e di Trasferimento Tecnologico avviene sulla base di un unico stato di avanzamento delle attività da presentare solo successivamente alla presentazione, almeno, del primo stato di avanzamento del progetto degli investimenti produttivi.

Tempistiche di realizzazione

Il periodo per la realizzazione del progetto dei Servizi Innovativi e di Trasferimento Tecnologico decorre dalla data di presentazione dell’istanza di agevolazione e fino al termine ultimo per la conclusione del progetto degli investimenti produttivi fermo restando il riconoscimento di ammissibilità della spesa di ciascun servizio per la durata massima di 18 mesi (primo titolo di spesa dello specifico servizio – ultimo titolo di spesa dello specifico servizio).

 

Progetto Specifico: Formazione Avanzata (C)

Finalità

Tale progetto specifico è finalizzato allo sviluppo delle competenze necessarie alla riqualificazione delle competenze professionali per renderle funzionali ai processi di innovazione, di transizione e sviluppo tecnologico dell’impresa connessi all’investimento produttivo e al progetto di innovazione e/o trasferimento tecnologico candidati.

Il rafforzamento del capitale umano e l’acquisizione di nuove competenze, oltre a influenzare la produttività e la competitività delle aziende, risultano strategici per sostenere percorsi virtuosi di sviluppo in una logica di sostenibilità ambientale.

Spese ammissibili

I costi ammissibili sono calcolati attraverso l’utilizzo di opzioni semplificate di costi (C.S.U.) Il costo standard unitario riconoscibile è pari a complessivi € 45,75/h/partecipante.

I corsi di formazione possono svolgersi in loco, online o in forma ibrida, ma devono essere sempre erogati in presenza sia del formatore sia dei partecipanti.

La formazione inoltre deve essere erogata e fruita durante l’orario di lavoro.

Il numero di ore deve essere dimostrato da un sistema di gestione del tempo verificabile in conformità delle prassi nazionali accettate di norma.

Al fine del riconoscimento del costo, ciascun partecipante deve raggiungere una percentuale di frequenza almeno pari al 70% della durata complessiva del corso. La decurtazione riguarderà solo i partecipanti che non raggiungeranno la frequenza minima obbligatoria

Non sono concessi aiuti per la formazione organizzata dall’impresa per conformarsi alla normativa nazionale obbligatoria in materia di formazione.

Fornitori

I percorsi di cui sopra dovranno essere erogati dai seguenti Soggetti:

  • Competence center e Digital Innovation Hub di cui al Piano nazionale Impresa 4.0 (oggi Transizione 4.0), Poli Europei di innovazione digitale (European Digital Innovation Hubs), parchi scientifici e tecnologici, centri di ricerca e trasferimento tecnologico, centri per l’innovazione, cluster tecnologici, Poli di ricerca ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
  • Centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 (Transizione 4.0) come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE)- https://www.unioncamere.gov.it/digitalizzazionee-impresa-40/certificazione-dei-centri-di-trasferimento-tecnologico-industria-40/elencodei-centri-di-trasferimento tecnologico-industria-40-certificati;
  • Università;
  • Enti di formazione, imprese, società specializzate operanti sul territorio nazionale, con competenze specifiche nelle tematiche di cui al comma 1 dell’articolo precedente, idoneamente dimostrate e documentate.

 

Agevolazioni

La misura concedibile del contributo non può superare il 50% dei costi ammissibili.

Può tuttavia essere aumentata fino a un’intensità massima del 70% dei costi ammissibili come segue:

  • di 10 punti percentuali se la formazione è destinata a lavoratori con disabilità o a lavoratori svantaggiati;
  • di 10 punti percentuali per gli aiuti concessi alle medie imprese e di 20 punti percentuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese.

Il totale del contributo concesso per il progetto formazione aziendale non può superare l’importo massimo di € 70.000,00

Modalità di erogazione del contributo

L’erogazione del contributo per il progetto di Formazione Avanzata avviene sulla base di un unico stato di avanzamento delle attività da presentare solo successivamente alla presentazione, almeno, del primo stato di avanzamento del Progetto degli Investimenti Produttivi.

Tempistiche di realizzazione

Il termine per la realizzazione del progetto di formazione avanzata decorre dalla data di presentazione della istanza di agevolazione e fine al termine ultimo dell’anno a regime. La liquidazione del contributo spettante sarà subordinata alla verifica dell’assunzione dei lavoratori formati, alla data di presentazione della rendicontazione.

 

Modalità di presentazione della domanda e procedura di selezione

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on-line tramite la piattaforma informatica “Centrale Bandi” della Regione Basilicata.

Lo sportello telematico sarà aperto dalle ore 08:00 del 17/06/2024 alle ore 18:00 del 13/09/2024.

L’ordine di istruttoria delle domande candidate è determinato dal punteggio ottenuto in fase di compilazione della candidatura telematica e non può essere inferiore a 4 punti, pena l’esclusione dall’elenco delle istanze ricevibili.

I criteri di determinazione dei punteggi sono i seguenti:

CRITERIO A1

  • R1 = fin/INVcan il risultato moltiplicato per 5.

Il numeratore comprende i finanziamenti a m/l termine+leasing finanziari+finanziamento dei soci/imprenditore).

Il denominatore è dato dall’importo del progetto degli investimenti produttivi candidato.

CRITERIO A2

  • R2 = MP/INVcan, il risultato moltiplicato per 5

Il numeratore comprende i mezzi propri esistenti (patrimonio netto di bilancio) +apporto di ulteriori mezzi propri.

Il denominatore è dato dall’importo del progetto degli investimenti produttivi candidato.

Il punteggio massimo attribuibile ai criteri A1+A2 è pari a 5 punti.

CRITERIO B

  • Maggiore compartecipazione privata:
    • riduzione del contributo pari al 5% dell’intensità massima prevista: punti 1;
    • riduzione del contributo pari al 10% dell’intensità massima prevista: punti 2.

 

In caso di parità di punteggio, la priorità verrà data all’istanza con sede operativa in uno dei Comuni delle Aree Interne; in caso di ulteriore parità la priorità sarà attribuita al soggetto che si è ridotto la percentuale superiore dell’intensità di aiuto e/o del contributo; in caso di ulteriore parità si procederà al sorteggio pubblico.

Le sole istanze che avranno superato il punteggio di 4 punti e che si saranno collocate in una posizione utile in graduatoria, passeranno alla valutazione di merito dei progetti specifici.

L’ammissione del Piano di Sviluppo Industriale è subordinata al superamento della valutazione del Progetto degli Investimenti Produttivi (A); qualora gli altri progetti specifici (Servizi Innovativi (B) e/o Formazione Avanzata (C)) non dovessero essere giudicati ammissibili, questo non pregiudica l’ammissibilità dell’intera istanza ma solo l’esclusione delle agevolazioni dello specifico progetto.

 

Lo Studio Genus è a disposizione per informazioni, studio di fattibilità, scrittura business plan, presentazione dell’istanza di agevolazione, monitoraggio e rendicontazione investimento.

Per info chiamare allo 0975 35 44 66 oppure tramite e-mail a critone@genusweb.it e costantino@genusweb.it